Il Purosangue Arabo

come comunicare con il cavallo

Il cavallo è un animale estremamente sensibile, con cui è fondamentale riuscire a costruire una relazione basata sulla fiducia e il rispetto reciproci. Capire come comunicare con il cavallo che abbiamo scelto come amico ti aiuterà a portare il vostro rapporto a un livello molto più elevato.

Ma come riuscirci? Innanzitutto dobbiamo fare una premessa riguardo alla psicologia del cavallo e al modo in cui si aspetta che interagiamo con lui.

Indice dei contenuti

Come comunicare con il cavallo: lui preda, noi predatori

Non dimentichiamo che il cavallo, in natura, è una preda. La sua vita di rado termina per vecchiaia: un cavallo vecchio, ferito o malato sarà un facile pasto per i predatori in agguato. Quanto lontano è il giorno in cui questo succederà dipende dalla sua capacità di sopravvivenza: più è robusto, sano, veloce a fuggire e attento a quello che succede intorno a lui, più avrà possibilità di sopravvivere. I millenni di addomesticamento da parte dell’uomo non sono sufficienti per nascondere questo istinto primordiale. Noi esseri umani invece, siamo per natura predatori. O almeno, è così che il cavallo ci vede. In effetti l’inizio della relazione fra uomo e cavallo, in era preistorica, era proprio questa: gruppi di cavalli selvaggi e uomini primitivi che volevano mangiarseli.

Il punto da non dimenticare mai, quindi, è questo: dal momento che ci consideriamo più evoluti, non possiamo pretendere (anche perché sarebbe impossibile) che il cavallo modifichi il suo modo di pensare e di reagire per adattarsi a noi. Siamo invece noi che dobbiamo imparare come comunicare con lui in maniera positiva per convincerlo che non siamo pericolosi e che stare con noi e collaborare è piacevole e divertente. Quello che impareremo in questa breve guida è la base del rapporto con il nostro cavallo: come comunicare nel suo linguaggio e leggere i segnali che ci manda.

1. Sii positivo: il cavallo legge il tuo corpo (e la tua mente)

Forse non ce ne accorgiamo, ma il cavallo ci osserva attentamente. Il suo campo visivo è molto ampio e può seguire ogni nostro più piccolo movimento anche se a noi sembra che stia guardando da un’altra parte. Nell’uomo il linguaggio parlato ha fatto sì che perdesse importanza quello del corpo. Ma il nostro corpo parla, secondo movimenti ed espressioni che si tramandano istintivamente di generazione in generazione. imparare come comunicare con il cavallo significa anche imparare a leggere il nostro corpo e prestare attenzione a come ci comportiamo.

Anche se involontariamente, infatti, i nostri movimenti e il nostro aspetto fisico ricordano al cavallo quelli di un predatore. Cosa possiamo fare? Imparare a “parlare al cavallo” tramite il nostro corpo. Possiamo dirgli molto più di quanto pensiamo. La prima cosa, e la più importante, è mantenere un atteggiamento tranquillo e positivo. Il nostro amico lo percepisce e capirà che non rappresentiamo un pericolo. Movimenti lenti, rilassati, ci aiuteranno a comunicargli che abbiamo intenzioni amichevoli. Sì, persino quando lui non vuole salire sul trailer e noi iniziamo a perdere la pazienza.  

Ecco, se ci sentiamo agitati, nervosi o se è una giornata no (anche per altri problemi personali) è meglio evitare di lavorare il cavallo. Il nostro stato d’animo influenzerebbe negativamente l’intera sessione di allenamento. Magari possiamo portarlo a fare una passeggiata o semplicemente possiamo pulirlo, coccolarlo e lasciarlo in paddock, godendosi il piacere di passare del tempo con lui, senza fare niente. 

Ti piacerebbe creare uno spazio per ospitare il tuo cavallo a casa, creando un rapporto di amicizia da coltivare quotidianamente? Leggi la nostra guida: normative per tenere un cavallo a casa.

Trova il tuo purosangue arabo:

2. Osservalo e ascoltalo: la comunicazione tra cavallo e cavaliere è reciproca

Capire come comunicare con il cavallo significa imparare a dialogare con lui. Questo dialogo è reciproco: non siamo solo noi a lanciare messaggi che il cavallo imparerà a comprendere, lo stesso avviene in maniera inversa. L’animale ci “parla” e noi dobbiamo essere in grado di recepire i suoi messaggi, per prevenire e indirizzare a nostro vantaggio le sue azioni. 

Esempio pratico: entriamo nel paddock, con la longhina in mano, e camminiamo diretti verso il cavallo, guardandolo fisso. Per lui questo è un chiaro segnale di minaccia, è così che agiscono i predatori. Per questo scappa. Il nostro tempo con lui inizia subito male. Ci agitiamo, di conseguenza diventiamo sempre più nervosi, lui lo percepisce e scappa ancora più lontano. 

Situazione di comunicazione positiva con il cavallo: entriamo nel paddock, siamo rilassati, camminiamo lentamente e non rivolgiamo lo sguardo direttamente verso il cavallo. Lui alza la testa, punta le orecchie verso di noi e riflette. Poi un orecchio si gira dall’altra parte. Sta pensando di scappare. A questo punto ci fermiamo, magari facciamo un paio di passi indietro, allontaniamo lo sguardo da lui. Quasi sicuramente le sue orecchie torneranno a rivolgersi verso di noi. È attento, ma non più intimorito. Riprendiamo ad avvicinarsi, ripetendo la sequenza ogni volta che lo vediamo pronto a fuggire. Fermiamoci a pochi passi, guardiamo lontano e diamogli tempo di riflettere. Potrebbe essere lui ad avvicinarsi, sfiorandoci con il naso. 

Ecco, questo è un breve esempio di come comunicare con il cavallo se vogliamo avere un amico collaborativo al nostro fianco. È il cavallo che ha scelto di darci fiducia, di avvicinarsi (o di lasciarsi avvicinare). Noi lo abbiamo osservato, ascoltato e rispettato. Tutto quello che faremo dopo sarà sicuramente favorito da questo approccio costruttivo. 

3. Invoglialo a lavorare con te, ovvero convincilo che stare con te è positivo

Il cavallo ragiona in maniera abbastanza semplice: se una cosa gli crea piacere e benessere la fa, se gli procura disagio si allontana da essa a gambe levate. Tienilo sempre a mente quando cerchi di comunicare con lui: dare ordini aspettando che obbedisca docilmente non ti porterà a niente. Pensare che il cavallo debba fare quello che vogliamo non solo è sbagliato, ma non è relazione. A lungo andare potrebbe persino diventare pericoloso.

Abbiamo a che fare con un animale di 500/600 chili che, se volesse, ci potrebbe facilmente fare male, molto male… Per comunicare con il cavallo dobbiamo persuaderlo che noi siamo suoi amici. Praticamente lasciamo a lui la facoltà di decidere se collaborare con noi o meno, ma il nostro comportamento sarà così chiaro e positivo che lui non potrà far altro che darci tutta la sua fiducia e la sua voglia di vivere con noi.

Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo con i tuoi amici:

Leggi gli articoli correlati: